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    VIAREGGIO BEACH SOCCER

Ciao Alessandro.



Il Viareggio Beach Soccer,
con i suoi dirigenti, i  tecnici ed i giocatori sconvolti per quanto accaduto,  si unisce al dolore per la drammatica perdita di un grande amico, di un ragazzo favoloso ed uno sportivo straordinario, “uno di noi” e porge alla famiglia, ai parenti  ed agli amici le sincere e sentite condoglianze.
Lo vogliamo ricordare cosi.
Ciao Ale.

 

 

 


 

 

 

 

Il bomber Gori si racconta a VivoAzzurro: “Dopo il titolo Europeo ora voglio il Pallone d’Oro”

L’appuntamento con il 200° gol in maglia azzurra è rimandato al prossimo anno. Per ora Gabriele ‘Tin-Tin’ Gori, 199 reti in Nazionale e oltre 500 gol realizzati sulla sabbia, può ‘accontentarsi’ del titolo di Campione d’Europa, un trofeo a cui ha contribuito in maniera determinante, con 7 gol messi a segno nella Fase finale disputata ad Alghero, di cui almeno 3 da copertina grazie a quello che il suo pezzo forte nonché il colpo più spettacolare del Beach Soccer: la rovesciata. In un’intervista rilasciata in esclusiva a VivoAzzurro  (http://vivoazzurro.it/news/intervista-esclusiva-a-gabriele-gori-successo-alleuropeo-nuovi-orizzonti-e-traguardi/ ) il bomber viareggino racconta le emozioni di una Coppa che l’Italia è tornata ad alzare 13 anni dopo l’unico successo datato 2005: “Voglio dire grazie alla città di Alghero – esordisce Gori – perché ho tremendamente impressa l’immagine del nostro pubblico. Prima di ogni partita, arrivando nell’Arena, vedevo fiumi di gente in coda per entrare e gli spalti gremiti. Negli spogliatoi e durante il pre-partita pensavo tra me e me ‘dobbiamo farlo anche per loro’. Sono stati un sostegno meraviglioso, ci hanno dato una carica incredibile”.

E pensare che il cammino verso l’Europeo era iniziato in salita, con due sconfitte nella prima tappa delle qualificazioni di Baku: “Il percorso che ci ha portato alla Superfinal non è stato certamente dei migliori – conferma il numero 10 azzurro – abbiamo avuto più di qualche difficoltà, ma non avevo il minimo dubbio sulla caratura tecnica e morale di tutti gli elementi del gruppo. Un segno distintivo, che è croce e delizia di noi italiani, è il saper tirare fuori il meglio quando conta; ed è stato davvero così anche stavolta. Abbiamo fatto un ritiro di 18 giorni nel quale ci siamo compattati tantissimo, trovando un equilibrio perfetto. Nello specifico, però, ci sono stati due momenti che mi hanno instillato la convinzione che potessimo davvero farcela: la rete di tacco di Marinai contro la Russia all’extra time e il mio gol, sempre durante i supplementari, nel tiratissimo scontro contro l’Ucraina, seguito, pochi secondi dopo, da una parata clamorosa di Del Mestre che ha salvato il risultato. Vincere due partite cruciali in questo modo mi ha fatto davvero pensare che potesse essere la volta buona per noi”.

Nella finale con la Spagna tutti aspettavano il suo 200° gol in Nazionale, ma contro ogni previsione ‘Tin-Tin’ non è entrato nel tabellino dei marcatori. Alle reti di Alessio Frainetti e Paolo Palmacci ha risposto Llorenc con una spettacolare doppietta, che ha portato la sfida all’epilogo più sofferto, quei calci di rigore che un anno fa avevano premiato l’Italia nella finalina dell’Europeo proprio contro la Spagna, ma che in passato più volte si erano rivelati fatali: “Siamo arrivati in finale convintissimi dei nostri mezzi. Battuti colossi come Bielorussia, Russia e Ucraina, la Spagna non poteva incuterci alcun timore, pur nutrendo il dovuto rispetto per loro. Al momento dei rigori, per qualche istante, ha fatto capolino tra alcuni di noi lo spettro della semifinale del Mondiale 2015 (persa ai rigori contro Tahiti, ndr), ma è un cattivo pensiero che è svanito subito. Ogni rigore che abbiamo calciato era praticamente imparabile e sentivamo che, presto o tardi, Del Mestre o Carpita ne avrebbero parato uno. Alla fine è stata una vera maratona, ma non è mai mancata la convinzione di farcela”.

Se è vero che la fame vien mangiando, il titolo Europeo potrebbe rappresentare anche un punto di partenza per una Nazionale che non vuole più fermarsi: “Pochi attimi dopo la premiazione – racconta Gori nell’intervista a VivoAzzurro – salendo nuovamente sul pullman, ci siamo detti: ‘adesso ci manca il Mondiale’. Mentalmente eravamo e siamo già proiettati a un nuovo obiettivo. Questo gruppo lavora insieme da quasi un decennio, ed erano 13 anni che l’Italia non alzava un trofeo (nel 2015 l’Italia ha conquistato la medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo, ndr). Sinceramente non capivo il perché, dato il valore tecnico e lo spessore umano di tutti i miei compagni di squadra. Adesso che la ruota è girata non vogliamo più fermarci, non siamo assolutamente appagati. La prossima stagione vogliamo puntare nuovamente al massimo possibile.
E anche gli obiettivi a livello personale non mancano: “Non mi nascondo dietro a un dito. Dopo questa vittoria il pensiero al Pallone d’Oro è venuto sia a me che a chi mi sta intorno: famiglia, compagni, amici. Nel 2016 andare alla cerimonia di premiazione come uno dei tre candidati al più importante trofeo individuale del mondo del Beach Soccer fu un’esperienza esaltante. Era la prima volta per un italiano nella storia della disciplina, e ne sentii davvero l’orgoglio. Mi fu detto che per poter aspirare concretamente alla vittoria del premio, tuttavia, avevo bisogno di raggiungere importanti traguardi con la squadra. In totale sincerità, ammetto che ho il sogno e l’ambizione di ricevere questo riconoscimento. Con un successo così prestigioso come quello appena conquistato con la Nazionale, non posso che essere determinato a farlo. Stavolta non mi accontenterei di prendere parte alla cerimonia, vorrei esserne il protagonista”.

Fonte: Figc.it
Vivoazzurro.it

Ultimate Burla Beach Cup 2018 ultimo evento di stagione.

Grande chiusra della stagione al beach Stadium Matteo Valenti di Viareggio per la Ultimate Burla beach cup 2018.  Un evento di grande levatura che ha convogliato sulla  spiaggia del Bagno Flora in questo ultimo week end estivo venticinque squadre provenienti dall’estero, da una decina di diversi paesi europei. Anzi non solo l’arenile del Flora, l’ imponente presenza di squadre partecipanti ha costretto gli organizzatori ad allargarsi con un quarto campo sulla spiaggia dei vicini stabilimenti balneari Dori ed Oceano per permettere lo svolgimento di tutte le gare.
L’Ultimate (fresbee) è uno sport originale ad alto contenuto atletico che oltre ad intelligenza ed agilità richiede anche una notevole dose di resistenza, si tratta di uno sport spettacolare  e quindi entusiasmante anche a vedersi.
E’ diffuso in quasi tutto il mondo, molto negli USA (dove è nato e praticato in ogni università), ma anche in Giappone, Australia, in tutta l’Europa e si sta espandendo  anche in altre nazioni quali ad esempio il Sud Africa o la Russia. In Italia si sta piano piano diffondendo e alcune squadre sono già ad un ottimo livello in Europa,
il movimento da qualche anno è in reale crescita, il numero delle squadre in forte aumento. La disciplina Ultimate è forse l’unico sport a squadre che ha tra le sue varie
categorie o divisioni, quella mista chiamata Co-Ed che sta per Co_Educational. L’ultimate viene praticato a 7 contro 7 su erba e nella div. Co_Ed sono previsti 4 maschi e 3 femmine. Il gioco viene praticato anche su spiaggia (Beach-Ultimate) o indoor e in questi due casi il numero di giocatori si riduce a cinque considerando le dimensioni del campo che sono inferiori.
La disciplina è incentrata tutta sullo “Spirito del Gioco” che ammette una buona dose di agonismo, ma sempre nel totale rispetto dell’avversario e delle regole, oltre che alla voglia di divertirsi ed è per questo motivo che è l’unico sport a squadre gestito senza l’arbitro.
Ogni due anni vengono indetti i Mondiali per club e per Nazioni. L’Ultimate è presente nel programma dei World Games che sono l’anticamera delle Olimpiadi e ogni anno vengono organizzati e giocati centinaia di tornei internazionali.
E’ importante dire a questo proposito che esistono sia una Federazione Mondiale (www.wfdf.org) sia un’Italiana (www.fifd.it) che lavorano per diffondere e promuovere l’Ultimate.
L’Italia è presente a tutti gli appuntamenti importanti (mondiali per nazioni e per club, europei per nazioni e per club. La FIFD, la Federazione Italiana, organizza il circuito .
A Viareggio si è gareggiato in questo week end in due gategorie. Queste le squadre partecipanti alle giornate viareggine:.

2018 Geisha & Samurai, the Oriental Burla
Teams & Divisions 2018
O1  OPEN ELITE DIVISION (including S3)
01. Trojan Unicorns – Scotland
02. Flying Coloures – CHE
03. Admiral Ackbear – UK
04. Bearfeet – UK
05. Sharkbear – UK
06. Who Bears Wins – UK
07. Sky Hawks – CHE
08. National German Gd. Master – GER
09. Zoccoli Misti – NDL
10. 4 STazioni – GER
11. Disc Doctors – UK
12. GerMENy – GER

M2 MIXED DIVISION
01.  Peeps – UK
02.  Flying Bisc’ – ITA
03. Copenhagen Hugs – DEN
04. Copenhagen Hucks – DEN
05. Ratisbona Eagles – GER
06. Cosmic Manatees – UK
07. Team Sudsee – GER
08. Austrian Mixed BU Nat. Team_1 – AUS
09. 45 giri old style – ITA
10. Bittersweet – RU
11. Lit FM – GER
12. SugarMix – GER
 13. Ultimate Pirates – ITA

Albo d’oro aggiornato con le ultime competizioni.

Albo d’oro aggiornato con le ultime competizioni.

Eccolo l’albo d’oro aggiornato di tutti i Tornei locali, nazionali e internazionali ed i palmares dei giocatori della Serie A aggiornati.

Dalla World cup al Memorial Valenti, dalla Europa league alla Summer cup, dalla Euro Winners cup alla Summer cup, dalla Serie A al Carlo da Valle passando per Supercoppa Italiana, Coppa Italia ecc.ecc
Vai a vedere chi ha vinto…..

Clicca in home page su:

Gabriele Gori domani a Rai 2.

Il 15 settembre prenderà il via su RAI2 e RADIO2 B COME SABATO, il nuovo programma condotto da Andrea Delogu e Gabriele Corsi (nella foto in alto) con Marco Mazzocchi e la partecipazione di Gigi & Ross.
Ogni sabato pomeriggio, la trasmissione dal taglio leggero e divertente sarà in collegamento diretto anche da uno dei campi dei campionati della Lega Nazionale Dilettanti. Le partite saranno l’occasione per scoprire la provincia italiana attraverso gli inviati che, oltre a seguire l’evento sportivo, racconteranno in prima persona la gente, le tradizioni e le caratteristiche di ogni città, paese e provincia che stanno visitando.

Nel corso della prima puntata di B COME SABATO spazio alla Nazionale italiana di Beach Soccer fresca campione d’Europa: ospiti d’eccezione in studio il bomber del Viareggio Beach Soccer Gabriele Gori e il portiere della Happy Car Sambenedettese Simone Del Mestre per ripercorrere la straordinaria cavalcata degli azzurri verso la finale di Alghero vinta ai rigori contro la Spagna.

Le telecamere RAI entreranno nello stadio “Barontini” di Agliana per aprire delle finestre sulla sfida di Prima Categoria toscana Amici Miei-Tavola Calcio. Il nome della simpatica società di casa, nata per gioco da un gruppo di amici, è un riferimento esplicito al film di Monicelli.  Da questa stagione inoltre gli arancioneri potranno contare sull’esperienza dell’ex capitano della Pistoiese Corrado Colombo.

“B come Sabato”  sarà trasmesso in simulcast su Rai Radio2 con la conduzione di Angela Rafanelli e Mauro

Fonte: LND

Le emozioni degli Azzurri dopo il trionfo Europeo: “Una vittoria che questo gruppo meritava”

L’abbraccio sulla sabbia di Alghero, le lacrime, la festa. È racchiusa in queste immagini la gioia dei ragazzi della Nazionale di Beach Soccer, che ieri sera battendo 9-8 la Spagna dopo una serie interminabile di rigori si sono laureati Campioni d’Europa. Un successo che arriva 13 anni dopo l’unico trionfo europeo e a 8 anni di distanza dalla finale persa con il Portogallo nel 2010: da allora l’Italia ha sempre dimostrato di far parte del Gotha del Beach Soccer Mondiale, vincendo nel 2015 a Pescara i Giochi del Mediterraneo pochi mesi dopo la medaglia d’argento conquistata a Baku nella prima edizione dei Giochi Olimpici Europei, ma soprattutto sfiorando più volte quel successo tanto atteso e arrivato finalmente ieri sera al Beach Stadium di Alghero, davanti ai 1500 tifosi che hanno gremito le tribune e a migliaia di italiani che hanno seguito in Tv la finalissima con la Spagna.

L’Italia sale sul tetto d’Europa mettendosi alle spalle anche il secondo posto al Mondiale di Marsiglia del 2008 e i due quarti posti ai Mondiali del 2015 in Portogallo e del 2017 alle Bahamas, quando il sogno di alzare al cielo la Coppa più ambita si era improvvisamente spezzato davanti al rigore sbagliato da Paolo Palmacci con Tahiti e due anni più tardi al cospetto di un Brasile straripante. L’anno scorso a Terracina c’era stato il prologo di quanto accaduto ieri, con gli Azzurri terzi grazie al successo ai rigori nella ‘finalina’ con la Spagna. Niente a che vedere con la marcia inarrestabile dell’Italia in Sardegna, una pellicola adrenalinica fatta di diversi finali thrilling: prima il successo in extremis sulla Bielorussia con un gol di Dario Ramacciotti a 22 secondi dalla sirena, poi l’entusiasmante rimonta con i Campioni d’Europa in carica della Russia, con gli Azzurri sotto 5-3 e capaci di pareggiare sui titoli di coda per poi aggiudicarsi la vittoria con un gol di tacco di Simone Marinai all’extra time. Per non parlare dell’ultimo successo, decisivo per il primo posto del girone, con l’Ucraina, in una partita che la squadra di Del Duca si è complicata da sola, facendosi rimontare 3 reti nel terzo e ultimo parziale. Un match risolto al supplementare da Gabriele Gori, 7 centri per lui nell’Europeo, che ha calato un poker decisivo per l’accesso in finale. Il bomber viareggino è rimasto a secco con la Spagna e così a mettere a segno i due gol dell’Italia sono stati altri due membri storici del club azzurro come Alessio Frainetti e Paolo Palmacci. Per una favola con un lieto fine c’è però bisogno di un antagonista, ruolo interpretato magistralmente dallo spagnolo Llorenc, autore della doppietta che ha mandato la sfida al supplementare e poi ai rigori. Una serie di penalty infinita, che ha visto le trasformazioni impeccabili di Chiavaro, Gori, Zurlo, Corosiniti, Frainetti, Palazzolo e Palmacci. L’ultimo acuto, quello decisivo, è stato però di Simone Del Mestre, che ha respinto in tuffo il penalty di José Enrique mandando l’Italbeach in paradiso.

“Sarebbe toccato a me tirare il rigore successivo – rivela Dario Ramacciotti – per fortuna Simone ha fatto quella parata. Non è facile trovare una squadra in cui tutti i giocatori si rivelano determinanti per la conquista di un titolo: tutti e 12 siamo stati decisivi in momenti diversi di questo Europeo”.

Al suo primo anno sulla panchina della Nazionale e dopo tanti successi alla guida del Terracina, per Emiliano Del Duca è arrivata la vittoria più bella: “E’ il sogno di quando sei bambino che si avvera. I ragazzi sono stati fantastici, ciò che più mi rende orgoglioso è che siamo stati la miglior nazionale del torneo per quanto espresso in campo. Alla squadra avevo chiesto due cose, serenità e bel gioco, abbiamo dimostrato di avere un rigore tattico superiore alla media e piano piano ho visto crescere nei ragazzi l’autostima, la consapevolezza di essere alla pari o superiori all’avversario”. Il momento più difficile è arrivato al terzo tempo della terza gara del girone, quando in vantaggio per 5-2 l’Italia si è fatta agganciare sul 5-5 dall’Ucraina: “Abbiamo avuto due/tre minuti di black out, c’è stato quello che in gergo tennistico viene definito ‘braccino’. Ecco, solo lì ho visto un po’ di paura negli occhi dei ragazzi”. Timore che non ha mai attraversato i pensieri di Del Duca, che ha guardato dall’inizio alla fine la serie infinita di rigori con la Spagna: “Ho scelto i primi tre rigoristi in base a quello che avevo visto in campo, non ho mai pensato di poter perdere, aspettavo solo che arrivasse il loro errore.  Abbiamo battuto una grandissima squadra, che quest’anno non aveva mai perso”.

La soddisfazione è tutta nelle parole di Francesco Corosiniti, capitano di una Nazionale che è una vera e propria famiglia, un gruppo di ragazzi che si ritrova ogni estate per condividere l’emozione di indossare la maglia azzurra: “Pur allenandoci insieme solo d’estate, a differenza di altre nazionali, è da tanti anni che questo gruppo riesce a stare ad alti livelli: abbiamo ottenuto tantissimi piazzamenti, ma vincere è un’altra cosa. Dopo la parata di Simone è stata l’apoteosi, posso dire senza possibilità di smentita che meritavamo questa vittoria per tutti i sacrifici che abbiamo fatto”. Un altro Simone, Marinai, è l’artefice del gol vittoria al supplementare con la Russia, un fantastico colpo di tacco decisivo per mettere alle corde i Campioni d’Europa in carica: “È la rete più bella e importante che ho segnato in Nazionale. Inseguivamo questa vittoria da anni ed è stato bello condividerla anche con Stefano Spada e Matteo Marrucci, presenti qui con noi in Sardegna e che hanno fatto parte per anni di questo gruppo”. Fondamentale anche il gol segnato in finale su punizione da Alessio Frainetti: “Ho cercato di sfruttare il rimbalzo del pallone sulla sabbia ed è andata bene. Questa vittoria è un’emozione indescrivibile”.

Ancora una volta Gabriele Gori ha confermato di essere tra i giocatori più forti del Beach Soccer Mondiale. Volto da attore, specialista della rovesciata, con i 7 gol realizzati in questo Europeo è arrivato a quota 199 reti in maglia azzurra: “Questo è il successo più importante da quando sono in Nazionale, ci tenevo a riscattare la sconfitta nel 2010 all’Europeo in Portogallo”. Il poker rifilato all’Ucraina, con il quarto gol messo a segno all’extra time su assist di Ramacciotti, resterà per sempre nei suoi ricordi: “Quando ho segnato al supplementare non ho capito più niente, ma ho alzato la testa e ho visto che i tifosi erano impazziti più di me. È un’emozione difficile da spiegare”.

Paolo Palmacci insieme alla Spagna ha sconfitto anche i suoi fantasmi: “Avevo segnato il rigore nei tempi regolamentari e non volevo batterne un altro, poi è toccato a me e per fortuna è andata bene. Ma devo ammettere che nel percorrere quei pochi metri dalla metà campo al dischetto ho rivisto il flash del rigore sbagliato al Mondiale portoghese”.

L’ultima immagine della cavalcata azzurra è il penalty parato da Simone Del Mestre, che con un tuffo prodigioso si è regalato e ha regalato all’Italia il titolo Europeo: “Con la Sambenedettese ho vinto tutto, ma non si possono fare paragoni con questo successo. Prima dell’ultimo rigore mi sono girato verso la curva e ho detto ‘Questo lo prendo’. Me lo sentivo, è andata così. Dopo ci ho capito poco, so solo che ho iniziato a correre come un pazzo per tutto il campo”. Così, sulla spiaggia di Alghero, la Nazionale di Beach Soccer è diventata davvero grande.

La Nazionale di Beach Soccer Campione d’Europa

Portieri:  Andrea Carpita (Urbino Taccola Uliveto Terme), Simone Del Mestre (Pro Gorizia);
Difensori: Alfio Chiavaro (Licata Calcio), Francesco Corosiniti (Sersale Calcio), Dario Ramacciotti;
Centrocampisti: Michele Di Palma, Alessio Frainetti (Real Terracina), Simone Marinai, Pietro Angelo Palazzolo (Sporting Trecastagni), Paolo Palmacci;
Attaccanti: Gabriele Gori (Castelnuovo Calcio), Emmanuele Zurlo (Enotria Five Soccer Catanzaro).

Staff – Capo delegazione: Massimo Agostini; Dirigente accompagnatore: Ferdinando Arcopinto; Allenatore: Emiliano Del Duca; Segretario: Annamaria Giuliani; Assistente Allenatore: Michele Leghissa; Preparatore atletico: Paolo La Rocca; Preparatore dei portieri: Antonino Nosdeo; Medico: Giorgio Bruni; Fisioterapista: Enrico Matera.

Fonte: Figc.it
Foto: BSWW

Alghero: Gori challenge

Pubblicato da Lega Nazionale dilettanti.

L’Italia batte la Spagna ai rigori ed è CAMPIONE D’EUROPA.

La nazionale azzurra cerca la conferma di un europeo ai massimi livelli

 

tentando si alzare al cielo il trofeo continentale.
Dopo la vittoria sulla Bielorussia e poi su Russia e Ucraina manca ora la ciliegina sulla torta ovvero regalare ai tifosi italiani di questo sport un altra grande impresa. Sia per chi vive la finale allo stadio di Alghero, sia per chi non ha trovato posto ed è rimasto fuori dall’impianto e per tutti quelli che seguiranno questo evento in diretta diretta streaming dai siti web o in differita su Raisport questa sera.

La cronaca vede l’inizio di gara moto ritardato per il protrarsi delle gare precedenti ed il timore è che non si possa arrivare in fondo per la visibilità ma la gara ha inizio. Il primo tempo è molto equilibrato con le squadre che si affrontano con grande accortezza

Sono gli azzurri a portarsi in vantaggio nel secondo tempo con Frainetti bravo a sfruttare un tiro libero che si impenna sulla sabbia e batte Dona. Tre minuti dopo LLorenc, il giocatore della Spagna più temuto, riporta le furie rosse sul pari con un tiro dalla grande distanza che si  infila nel sette della porta di Carpita toccando il palo.
Il pareggio è il risultato di chiusura di seconda frazione e gara sempre in bilico.

Nel terzo tempo dopo un fallo da rigore dubbio non concesso, sul secondo fallo di mano gli arbitri decidono fdi assegnare il penalty. Sul teorico dischetto il decano Palmacci  che prende la mira ed insacca. La gioia azzurra dura davvero poco, ancora LLorenc riceve aplla da fallo laterale e con coordinazione perfetta gira in rete la rovesciata che vale il secondo pari, il risutlato che non cambia fino al fischio finale. Si va all’extra time. Gli azzurri hanno diverse occasioni con Gori, Ramacciotti e Zurlo ma la palla non entra.  Buio in campo per quanto attiene le reti  e fuori dal campo dove la luce è diventata davvero scarsa ma si va avanti ai calci di rigore per assegnare il titolo.
Inizia l’Italia e risponde la Spagna. Segnano tutti, in sequenza, Chiavaro, Gori, Zurlo, Frainetti, Corosiniti e Palazzolo ed ogni volta con Del Mestre e Carpita che si alternano fra i pali gli spagnoli segnano e pareggiano. La gara sembra non finire più.
Poi va sul dischetto Palmacci ed infila il secondo rigore di giornata. Replicano gli iberici con Josè Enrique. Il tirpo dello spagnolo è preciso verso il sette alla destra di Del Mestre che si allunga e con un grandissimo intervento riesce a deviare fuori la palla dalla porta azzurra. E’ l’apoteosi azzurra, i di Del Duca possono esultare e festeggiare un successo che arriva dopo tanti risultati importanti solo sfiorati.
Dopo il terzo posto dello scorso anno l’Italia sale di nuovo sul tetto continentale dopo 13 anni l’ultima ed unica volta accadde a Marsiglia nel 2005  e dopo l’altra finale persa nel 2010.
Oltre all’ex bianconero  Di Palma erano ben quattro  i viareggini in  questa nazionale. Gabriele Gori, Andrea Carpita, Simone Marinai e Dario Ramacciotti  che hanno effettuato questo straordinario percorso da giocatori del Viareggio beach soccer che, dopo aver vinto Coppa Italia, Supercoppa e scudetto, ed il titolo europeo di club con la squadra del Viareggio di Stefano Santini sono riusciti ora a centrare anche l’obiettivo del titolo continentale per nazionali.
Per i titoli singoli a Simone Del Mestre il titolo di Miglior portiere, allo spagnolo LLorenc quello di Miglior giocatore, al Bielorusso Bristhel il capo cannoniere dell’Europeo.

Italia-Spagna 9-8 dcr (0-0; 1-1; 1-1; 0-0)

Italia: Carpita, Chiavaro, Marinai, Ramacciotti, Corosiniti (Cap.), Zurlo, Gori, Palmacci, Palazzolo, Frainetti, Del Mestre. All: Emiliano Del Duca
Spagna: Dona, Antonio, Cintas, F. Guisado, Adri Frutos, Eduard, Llorenc, Chiky, David, Josè Enrique, Pablo. All: Joaquin Alonso

Arbitri: Pereira Almeida (Por), Borisevics (Let), Guenther (Ger). Crono: Utulu (Mal)
Reti: 7’st Frainetti (I), 10’st Llorenc (S); 9’tt rig. Palmacci (I), 9’tt Llorenc (S)
Note: sequenza rigori: Chiavaro (I) gol; Llorenc (S) gol; Gori (I) gol; Antonio (S) gol; Zurlo (I) gol; Chiky (S) gol; Corosiniti (I) gol; Cintas (S) gol; Frainetti (I) gol; Eduard (S) gol; Palazzolo (I) gol; Adri Frutos (S) gol; Palmacci (I) gol; Josè Enrique (S) parato

I risultati delle Finali dell’Euro Beach Soccer League

Finale 7°/8° posto: Azerbaigian-Ucraina 1-5
Finale 5°/6° posto: Svizzera-Bielorussia 5-7
Finale 3°/4° posto: Portogallo-Russia 7-6 dcr (4-4)
Finale 1°/2° posto: ITALIA-Spagna 9-8 dcr (2-2)

L’articolo di Figc:

L’Italia batte la Spagna ai rigori e sale sul tetto d’Europa. Fabbricini: “Una grande gioia”

Tredici anni dopo l’unico titolo Europeo conquistato nella sua storia e a otto anni di distanza dalla sconfitta in finale con il Portogallo, la Nazionale di Beach Soccer batte 9-8 la Spagna ai rigori al termine di una finale palpitante e si aggiudica la Superfinal dell’Euro Beach Soccer League. Quando Simone Del Mestre para l’ultimo penalty di una serie infinita di rigori, gli Azzurri possono finalmente esplodere di gioia, abbracciandosi sulla sabbia di Alghero mentre il pubblico che gremisce il Beach Stadium applaude l’impresa della squadra guidata dal Ct Emiliano Del Duca. Un successo che va a sommarsi al pass conquistato due giorni fa per i Giochi Europei di Minsk 2019, frutto di una cavalcata entusiasmante che ha visto l’Italbeach superare nell’ordine i Campioni d’Europa in carica della Russia e tre nazionali ai vertici del ranking come Bielorussia, Ucraina e Spagna.

“La vittoria europea degli Azzurri di Del Duca – il commento del Commissario Straordinario della FIGC Roberto Fabbricini – rappresenta una grande gioia. La Nazionale di Beach Soccer è un’eccellenza della FIGC e fa parte a pieno titolo della famiglia del calcio italiano. C’è grande soddisfazione per il successo europeo che mancava da 13 anni. Mi congratulo con tutti i protagonisti, giocatori e staff, e con la Lega Dilettanti, che ha creduto in questa disciplina in tempi non sospetti ed è sempre in prima fila nell’organizzazione di grandi eventi internazionali”.

Visibilmente emozionato il Ct Emiliano Del Duca, che dopo tanti trionfi alla guida del Terracina è riuscito a conquistare il titolo continentale alla sua prima stagione sulla panchina azzurra: “Dedico questo successo a tutti gli amanti del Beach Soccer, questo sport è meraviglioso come lo sono stati i ragazzi”.

Le emozioni della finale, remake della finalina per il terzo posto di un anno fa a Terracina vinta sempre dall’Italia ai rigori, sono tutte in coda. Dopo un primo tempo anestetizzato dalla Spagna attraverso continui retropassaggi al portiere, l’Italbeach si porta avanti a metà del secondo parziale grazie ad una punizione trasformata da Alessio Frainetti. Il vantaggio dura però solo quattro minuti perché Llorenc dalla distanza supera Carpita con un gran sinistro al volo. Il botta e risposta prosegue poi nel terzo tempo: Palmacci all’8 trasforma il rigore del 2-1, realizzando il suo 204° gol in Nazionale, ma pochi secondi dopo ancora Llorenc in rovesciata firma il 2-2. Dopo il supplementare si va ai rigori, una serie infinita che vede andare in gol nell’ordine Chiavaro, Gori, Zurlo, Corosiniti, Frainetti, Palazzolo e Palmacci. L’ultimo acuto è però di Simone Del Mestre, che in tuffo respinge il penalty di José Enrique e manda l’Italbeach in paradiso.
Foto: Bsww

 

Gori e Ramacciotti premiati agli Awards 2018.

C’è tanto Viareggio beach soccer in Sardegna fra le premizioni per gli Awards 2018, la manifestazione che consegna e celebra i quindici anni di storia della Serie A targata Figc Lega Nazionale dilettanti. Fra le nomination ai premi un posto di rilievo lo conquista con  il tecnico bianconero Stefano Santini che dopo la vittoria della Supercoppa italiana lascia lo scettro di miglior allenatore al tecncio della nazionale ex Terracina Emiliano Del Duca.
Anche nella sezione portieri è l’altro giocatore con la maglia bianconera tatuata sull pelle Andrea Carpita nominato insieme a Simone Del Mestre e  Stefano Spada ma è proprio quest’ultimo che conquista il prstigioso riconoscimento. Nella categoria migliro giocatore non cerano viareggini in nomination mentre per il titolo di capo cannoniere Ovvia la presenza del bombardiere locale Gabriele Tin in Gori che ha concquistato e potuto festeggiare, e non poteva essere diversamente,  il riconoscimento della lega nazionale dilettanti. Neglia arbitri ha vinto Gionni Matticoli, il premio per il miglior gol a Emanuele Zurlo e quello di miglior giocatore della Serie A a oao Victor Saraiva “Madjer”. Spazio in premiazione poi per un altro viareggino , l’airone Dario Ramacciotti votato frai i cinque giocatori per la squadra ideale della Serie A. Insieme a lui il compagno azzurro Del Mestre, l’ex bianconero Stéphane François, il portoghese  Madjer e lo svizzero Dejan Stankovic. Insomma un asquadretta neinte male da far giocare sulla sabbia.

L’articolo di Figc/LND:

I premiati, gli artisti e la storia della prima edizione dei Beach Soccer Awards

Category
Beach – Awards     09 Settembre 2018

Una serata magica quella che si è vissuta venerdì scorso nel cuore di Alghero. Nello storico complesso architettonico de “Lo Quarter” è stata infatti scritta una pagina davvero importante della – e per la – storia di una disciplina accompagnata, in tre lustri, agli attuali livelli dalla FIGC – Lega Nazionale Dilettanti che, in questo libro in costante evoluzione, mancava. Parliamo della prima edizione dei “Beach Soccer Awards”, l’occasione per celebrare i tanti protagonisti che con le loro gesta, impegno e passione stanno rendendo ogni giorno di più questo sport qualcosa di veramente straordinario. Un progetto di Ferdinando Arcopinto divenuto realtà durante la fase finale del Campionato Europeo grazie alla volontà del Presidente della LND Cosimo Sibilia, del Comitato Regionale della Sardegna guidato da Gianni Cadoni, dalla Regione Sardegna, dal Comune di Alghero di Mario Bruno e dalla Fondazione Alghero, il tutto supportato da partner del calibro di Aon, ItalTelo, Macron e Radio Kiss Kiss. A condurre la serata, sotto l’attenta e magistrale regia di Onofrio Brancaccio, la bellissima Veronica Maya, l’eclettico Stefano Piccirillo, voce storica del network radiofonico partner del Campionato italiano di Beach Soccer e la sconfinata esperienza giornalistico sportiva di Gianfranco Coppola.

I premiati

Nel corso dello spettacolo, con il prezioso ausilio della bellissima Francesca Ena (Miss Cinema), sono stati consegnati i riconoscimenti (raffiguranti il logo celebrativo in acciaio su base di pietra lavica) agli atleti scelti dalla giuria formata dal “Condor” Massimo Agostini, Ferdinando Arcopinto, Gianfranco Coppola, Charles Camenzouli e Roberto Desini, Coordinatore del Dipartimento Beach Soccer della LND. Per questi splendidi 15 anni, ad aggiudicarsi la “statuetta” come miglior beacher è stato il portoghese Joao Victor Saraiva detto Madjer, Stefano Spada è stato riconosciuto come il miglior portiere. Mentre come miglior capocannoniere, nemmeno a dirlo, è stato scelto l’implacabile Gabriele Gori. A seguire sono stati premiati Emiliano Del Duca come miglior allenatore, Gionni Matticoli come miglior arbitro, Francesco Corosiniti per la categoria Fair Play ed Emmanuele Zurlo per aver realizzato il gol più bello. Gli ultimi riconoscimenti “agonistici” sono stati poi assegnati a quello che è stato considerato essere il “Best Five” del rettangolo di sabbia con: Simone Del Mestre, Stéphane François, Dario Ramacciotti, ancora Madjer e Dejan Stankovic.

Il Presidente Sibilia ha voluto consegnare personalmente premi speciali a Francesco Trebisonda in rappresentanza di Aon ed a Cadoni Presidente CR Sardegna. Lo stesso numero uno della LND ha ricevuto l’award 2018 insieme al presidente della Federazione portoghese Gomes, a quello della Federazione russa Alaiev, a Joan Cuscò della Beach Soccer World Wide e all’infaticabile Arcopinto. Gli altri premi speciali sono stati consegnati da Gianfranco Coppola, Roberto Desini e dal Presidente del CR Umbria della LND Luigi Repace ad Italo Giacomi (ItalTelo), Samuel Gasperoni (Macron) e Stefano Piccirillo (Radio Kiss Kiss).

Musica, danza e intrattenimento

Ricco, anzi ricchissimo, il palinsesto artistico dove si sono alternati sul palco il Maestro Umberto Scipione insieme alla violinista Prisca Amori, Maria Cristina Lucci (Miss Talento) che ha cantato il brano Rhapsody con il supporto dei ballerini Imma De Santis e Massimo Arduini. C’è stato spazio anche per l’autentico divertimento stimolato dallo show man Peppe Iodice che ha coinvolto in un originale versione dell’inno di Mameli, l’intera nazionale italiana seduta in platea.

Un grande successo, una pietra in più a sostegno di questa “casa” fatta di passione, professionalità, impegno e tanto cuore.
Foto: Bsww
Gianluca Di Fazio X Figc / Lnd

Euroleague: Italia-Ucraina 6-5 ancora all’extra time il gol di Gori che vale la finalissima

Dopo la sbornia di entusiasmo di ieri gli azzurri devono ritrovare equilibrio, questo pomeriggio, per affrontare l’Ucraina nella terza sfida del girone. La formazione avversaria seppur ormai fuori dalla corsa al titolo necessita di fare risultato per qualificarsi ai giochi europei di Minsk e la formazione avversaria  è sicuramente un avversario non proprio morbido essendo fra  le migliori formazioni continentali. Gli azzurri dovranno trovare la vittoria a tutti i costi anche ai rigori per garantirsi la finalissima del titolo europeo.
Servirà concentrazione  ed  una gara moto attenta. Proviamoci.

Per la cronaca l’Italia parte davvero bene, con Gori che gira in rovesciata in rete un lancio millimetrico di Del Mestre. Il raddoppio arriva sul finire di primo tempo con Zurlo che si procura un rigore e lo trasforma con grande freddezza.

L’inizio di ripresa vede ancora gli azzurri che allungano ancora con Gori che gira in rete un tiro in porta di Carpita. 3-0
L’ Ucraina fa vedere di non essere li per caso e sfruttando un tiro libero accorcia le distanze. Il rientrante DI Palma in rovesciata gira in rete il portiere tocca ma la palla la riga per il 4-1.
L’Ucraina poi  sfrutta un fallo in area di Palmacci e beneficiando di un rigore si porta sul 4-2.
La formazione di Emiliano Del Duca ha però la gara in pugno ed allunga di nuovo  il divario  con Gori che con il piede caldo su assist di Di Palma in rovesciata gira in gol.
Sulla rimessa in gioco da centro campo un azione tutta viareggina al volo riporta Gori alla rovesciata sontuosa e l’Italia è di nuovo a più tre al finire della seconda frazione.

Nel terzo tempo un tiro degli avversari dalla grande distanza la cunetta favorevole e l’Ucraina accorcia ancora le distanze portandosi sul 5-3.
Passano poco meno di tre minuti ed un nuovo tiro da fuori area riporta vicina l”Ucraina. 5-4
Gli azzurri sono un po’ in difficoltà per una gara che sembrava in discesa e che improvvisamente si riaccende.
Il dramma, ovviamente sportivo, si concretizza  ad un minuto dalla fine quando l’Ucraina trova il gol del pareggio ammutolendo l’arena di Alghero.
Il tempo regolamentare finisce in parità e per trovare la finale serve almeno di vincere, magari anche ai rigori.
Si torna in campo per l’extra time e dopo due minuti ancora Gori riceve un assist di Di Palma e freddamente sotto porta finge il tiro e scavalca il portiere  con un tocco sotto per il gol del vantaggio 6-5.
Un minuto di sofferenza e qualcosa di più verso la finale . Gli azzurri faticano a reggere l’urto avversario ma la sirena di chiusura sancisce una vittoria storica.
Un Tin Tin  Gori in versione super bombardiere che con il poker personale ci regala una finalissima tanto attesa e la nuova esplosione di gioia dell’intero stadio gremito in ogni ordine di posti con addirittura molta gente che non è riuscita ad entrare nell’impianto sardo.

La nazionale italiana torna  in finale di Euroleague dopo otto anni. Nel 2010 fu il Portogallo a battere la nazionale italiana nella finalissima.
Domani ci sarà la finalissima invece contro la Spagna che abbastanza  a sorpresa ha domato  proprio i lusitani.

Italia-Ucraina 6-5 dts (2-0; 3-2; 0-3; 1-0)

Italia: Carpita, Marinai, Ramacciotti, Corosiniti, Zurlo, Gori, Palmacci, Palazzolo, Frainetti, Di Palma, Del Mestre. All: Del Duca
Ucraina: Nerush, Khyzhniak, Voitok, Makeiev, Pachev, Zeborovskyi, Medvid, Glutskyi, Shcherytsia, Voitenko, Sydorenko. All: Yevhen
Arbitri: Benchabane (Fra) e Guenther (Ger)
Reti: 10’pt Gori (I), 11’pt rig. Zurlo (I); 3’st Gori (I), 5’st Khyzhniak (U), 7’st Di Palma (I), 11’st Khyzhniak (U), 11’st Gori (I); 5’tt Makeiev (U), 8’tt Makeiev (U), 11’tt  rig. Khyzhniak (U); 1’tt Gori (I)
Note: ammonito Palmacci (I)

Il programma delle Finali (9 settembre)

7°/8° posto – ore 14: Azerbaigian-Ucraina
5°/6° posto – ore 15.15: Svizzera-Bielorussia
3°/4° posto – ore 16.30: Portogallo-Russia
1°/2° posto – ore 17.45: ITALIA-Spagna